Pagoda Tran Quoc - L’antica e sacra pagoda sul Lago dell’Ovest di Hanoi
Tra le onde tranquille del Lago dell’Ovest si erge La pagoda Tran Quoc, la pagoda più antica e sacra di Hanoi. Un luogo dove il tempo rallenta, il silenzio parla e la spiritualità vietnamita si rivela in tutta la sua bellezza...
1. Introduzione alla pagoda Tran Quoc - Simbolo spirituale di Hanoi
Indirizzo: Via Thanh Nien, distretto Tay Ho, Hanoi.
Situata su una piccola penisola che si estende nel tranquillo Lago dell’Ovest, la pagoda Tran Quoc è una delle pagode più antiche e venerate del Vietnam. Appena ci si avvicina, il suono lieve delle campane e l’aroma dell’incenso avvolgono l’aria, mentre le torri del tempio si riflettono sull’acqua come in un quadro senza tempo.
Questa pagoda, considerata “la perla spirituale della capitale”, rappresenta il cuore del buddismo vietnamita e un’oasi di pace per chi desidera scoprire la parte più autentica e contemplativa di Hanoi.
2. La lunga storia della pagoda Tran Quoc
La pagoda Tran Quoc non è soltanto un luogo di culto: è una testimone vivente di oltre millequattrocento anni di storia vietnamita. Fondata nel VI secolo, durante il regno del sovrano Imperatore Ly Nam (544-548), rappresenta una delle pagode più antiche del Paese e un importante simbolo del buddismo Mahāyāna nel Vietnam settentrionale.
Originariamente, la pagoda si trovava sulle rive del Fiume Rosso e portava il nome di “Khai Quốc”, che significa “fondazione della nazione”. Tuttavia, a causa delle frequenti inondazioni che minacciavano la sua stabilità, nel XVII secolo venne smontata pietra dopo pietra e ricostruita sulla piccola penisola del Lago dell’Ovest , dove si trova tuttora. Questa scelta non fu casuale: il Lago dell’Ovest, da sempre considerato un luogo carico di energia positiva, è associato alla tranquillità, alla purezza e alla protezione spirituale della città di Hanoi.
Il nome attuale, “Trấn Quốc”, significa letteralmente “difendere la nazione”. Secondo la tradizione, la pagoda veniva vista come una barriera spirituale che proteggeva la capitale dalle calamità naturali e dalle invasioni, simboleggiando la forza morale del popolo vietnamita. Durante i secoli, il tempio divenne un punto di riferimento per i monaci, gli studiosi e le famiglie reali che vi si recavano per pregare, meditare e chiedere benedizioni.
Sotto le dinastie Le (1428-1789) e Nguyen (1802-1945), la pagoda Tran Quoc fu oggetto di numerosi restauri e ampliamenti. I sovrani stessi consideravano il luogo come un santuario protettivo della capitale, e spesso vi si recavano durante le grandi cerimonie nazionali. Le cronache reali raccontano che molti re offrirono statue dorate di Buddha e iscrizioni su pietra, oggi ancora conservate nei padiglioni principali.
Con il passare del tempo, la pagoda non ha mai perso il suo ruolo di centro di insegnamento e meditazione buddhista. Anche durante i periodi difficili della storia vietnamita - come le guerre o le dominazioni straniere - la pagoda rimase un rifugio di pace, un luogo dove i fedeli cercavano conforto e speranza.
Oggi, la pagoda Tran Quoc continua a essere un punto di riferimento spirituale non solo per i vietnamiti ma anche per i viaggiatori stranieri. Molti visitatori italiani restano affascinati dal modo in cui la storia e la spiritualità si fondono qui in modo così armonioso: le antiche mura, le torri di mattoni rossi e le campane che risuonano leggere sembrano raccontare le voci di secoli di devozione.
Visitare questa pagoda significa compiere un viaggio nel tempo, attraverso le diverse epoche del Vietnam. Ogni dettaglio - dal portale d’ingresso ornato da draghi, ai bassorilievi con sutra incisi, alle antiche iscrizioni in caratteri Han - rivela la dedizione del popolo vietnamita nel preservare la propria identità spirituale.
In breve, la pagoda Tran Quoc è la memoria viva di Hanoi: un luogo dove il passato non è mai svanito, ma continua a vibrare nell’aria, nel profumo dell’incenso e nel riflesso dorato del sole sul Lago dell’Ovest.
3. Architettura unica e significato buddista della pagoda Tran Quoc
Il complesso architettonico della pagoda Tran Quoc è un capolavoro di equilibrio tra yin e yang e i cinque elementi della filosofia orientale. La struttura più iconica è la Torre Bao Tinh, una stupa rossa di 11 piani che si erge maestosa verso il cielo.
All’interno della pagoda si trovano preziose statue lignee di Buddha e una magnifica statua dorata di Shakyamuni. Il fiore di loto, simbolo di purezza, appare ovunque - dalle decorazioni dei cancelli ai piccoli laghetti del giardino.
Questa fusione tra arte vietnamita e buddismo Mahāyāna rende la pagoda non solo un luogo di culto, ma anche un’opera d’arte viva che riflette la profondità spirituale del popolo vietnamita.
4. Esperienza di visita alla pagoda Tran Quoc - Cosa non perdere
Visitare la pagoda Tran Quoc è molto più che entrare in un tempio: è vivere un incontro diretto con l’anima di Hanoi. La pagoda si trova su una piccola isola collegata alla terraferma da un ponte di pietra, un cammino breve ma simbolico che rappresenta il passaggio dal mondo materiale a quello spirituale. Appena si mette piede sul ponte, si avverte subito un cambiamento nell’atmosfera: il rumore della città si dissolve, sostituito dal canto delle campane e dal fruscio delle foglie di palma mosse dal vento del lago.
Una volta oltrepassato l’ingresso, lo sguardo viene catturato dal giardino interno, dove si trovano alberi secolari di bodhi - discendenti del sacro albero sotto il quale il Buddha raggiunse l’illuminazione. Uno di questi alberi fu donato personalmente dal Presidente indiano Rajendra Prasad nel 1959, simbolo dell’amicizia spirituale tra India e Vietnam.
Passeggiare nel cortile è un’esperienza meditativa: tra i padiglioni sacri e i piccoli altari, i monaci e i fedeli accendono bastoncini d’incenso, creando una nuvola di profumo dolce e leggermente speziato che riempie l’aria.
Attività imperdibili per ogni viaggiatore
- Accendere un bastoncino d’incenso: è un gesto semplice ma carico di significato. I visitatori possono offrire l’incenso come simbolo di gratitudine o per augurare fortuna a sé stessi e ai propri cari.
- Ammirare le statue sacre: all’interno del santuario principale si trovano statue di Buddha e di divinità buddhiste, scolpite in legno di sandalo e ricoperte da sottili lamine dorate. La più venerata è la statua di Shakyamuni Buddha, rappresentato nella posizione del “nirvana”, simbolo di pace eterna.
- Osservare i bassorilievi: molti muri e colonne sono decorati con motivi di loto, draghi e nuvole - elementi che, nella simbologia asiatica, rappresentano la purezza, la forza e la saggezza.
- Scattare fotografie al tramonto: il momento più magico della giornata. Il sole che cala dietro le torri rosse del tempio si riflette sul Lago dell’Ovest creando giochi di luce e colori dorati che incantano anche i fotografi più esperti.
- Partecipare alle cerimonie religiose: se visiti durante la festa del Vu Lan (dedicata agli antenati) o durante il Tet (Capodanno lunare), potrai assistere a processioni, preghiere collettive e offerte di fiori che trasformano la pagoda in un mosaico di colori, suoni e devozione.
Consigli pratici per i visitatori italiani
- Abbigliamento: entrare nella pagoda richiede rispetto. Si consiglia di coprire le spalle e le ginocchia e di togliersi le scarpe prima di entrare nelle sale principali.
- Orari migliori: il tempio apre generalmente dalle 7:30 alle 18:00. Le ore del mattino presto o del tardo pomeriggio sono ideali per visitare con calma e per evitare la folla.
- Ingresso: l’accesso alla pagoda è gratuito, ma si accettano offerte libere che contribuiscono alla manutenzione del complesso.
- Fotografia: è consentito fotografare negli spazi esterni, ma è meglio chiedere il permesso se si desidera scattare all’interno dei santuari o vicino ai monaci.
- Clima e comfort: portate con voi una bottiglia d’acqua, cappello e crema solare, specialmente nei mesi estivi (da maggio a luglio), quando il caldo può essere intenso.
Perché visitarla?
La pagoda Tran Quoc non è soltanto una tappa turistica: è una finestra sulla spiritualità vietnamita. Ogni elemento, dal suono delle campane al riflesso delle torri nel lago, trasmette serenità e armonia. È un luogo perfetto per chi desidera:
- Capire meglio la filosofia buddhista vietnamita.
- Meditare o semplicemente fare una pausa dal ritmo frenetico della città.
- Scoprire un angolo autentico di Hanoi lontano dal turismo di massa.
Visitandola, molti viaggiatori italiani raccontano di aver provato una sensazione di leggerezza e connessione interiore, come se il tempo, per un istante, si fosse fermato.
5. Il periodo migliore per visitare la pagoda Tran Quoc
Il momento ideale per visitare la pagoda Tran Quoc è tra febbraio e aprile o settembre e novembre, quando il clima è mite e il cielo limpido. In primavera, i fiori intorno al lago si riflettono sull’acqua creando uno scenario da sogno; in autunno, le sfumature dorate del tramonto rendono l’atmosfera quasi mistica.
Durante il Tet, il Capodanno lunare vietnamita, la pagoda si riempie di fedeli e candele accese: un’occasione unica per vivere la spiritualità locale nel suo momento più intenso.
6. Come arrivare alla pagoda Tran Quoc dal centro di Hanoi?
Raggiungere la pagoda Tran Quoc è facile e piacevole, anche per chi visita Hanoi per la prima volta. La pagoda si trova lungo Via Thanh Nien, una strada alberata che separa i due laghi più celebri della capitale: il Lago dell’Ovest e il Lago Truc Bach. Già il tragitto verso il tempio è un’esperienza a sé: un piccolo viaggio tra l’energia urbana e la calma dell’acqua.
Se alloggi nel centro storico (Old Quarter), la distanza è di circa 4 km - perfetta per una passeggiata mattutina o un breve giro in bicicletta. Molti turisti scelgono di noleggiare una bici o un motorino per godersi la brezza del lago e fermarsi lungo la strada per scattare foto panoramiche.
Per chi preferisce la comodità, ci sono diverse opzioni pratiche:
- Taxi o Grab (app di trasporto simile a Uber): impiegano circa 10-15 minuti dal centro e costano mediamente 2-3 euro a tratta.
- Cyclo o risciò tradizionale: un modo pittoresco e lento di raggiungere la pagoda, ideale per chi vuole vivere un’atmosfera più autentica e osservare la vita quotidiana di Hanoi.
- Autobus pubblico: le linee 50, 55A e 58 fermano a poca distanza dal tempio. È una soluzione economica e interessante per chi desidera viaggiare come la gente del posto.
Cosa vedere nei dintorni?
Dopo aver visitato la pagoda, ti consiglio di dedicare un po’ di tempo ai luoghi vicini:
- Santuario Tay Ho, un antico tempio dedicato alla dea madre, situato su una piccola penisola del Lago dell’Ovest. È uno dei luoghi più spirituali di Hanoi.
- Lago Truc Bach, più piccolo e tranquillo, ideale per una passeggiata romantica o una pausa in uno dei suoi eleganti caffè con vista lago.
- Caffè lungo lago : prova un caffè all’uovo o un succo di canna da zucchero mentre ammiri il tramonto.
7. La pagoda Tran Quoc nel cuore dei viaggiatori italiani - Un viaggio di serenità
Molti turisti italiani raccontano di essersi sentiti “fuori dal tempo” passeggiando tra le antiche torri della pagoda Tran Quoc. È un luogo dove la spiritualità vietnamita incontra la sensibilità italiana per la bellezza e la calma interiore.Visitare questa pagoda significa immergersi in una dimensione di pace, dove il fruscio delle foglie e il canto delle campane ti accompagnano in un viaggio dell’anima.
8. Conclusione
In sintesi, la pagoda Tran Quoc non è solo una delle pagode più antiche del Vietnam, ma anche un simbolo eterno della serenità di Hanoi. Tra storia, spiritualità e bellezza architettonica, ogni visita è un invito alla riflessione e alla scoperta di sé.
Le ultime parole,
Il blog ti ha accompagnato alla scoperta della pagoda Tran Quoc, la gemma spirituale del Lago dell’Ovest. Lasciati avvolgere dal silenzio e dalla luce dorata del tramonto, e porta con te la pace che questo luogo regala.Leggi anche gli altri articoli del nostro blog dedicati ai templi, alle tradizioni e alle meraviglie naturali di questo straordinario Paese.
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